VIAGGIO IN IRAN
L’Iran, culla della civiltà.
Perché è così necessario fare un viaggio in Iran?
L’Iran va visitato perché è la culla della razza umana.
È un viaggio nella storia dell’umanità; tutte le principali civiltà hanno preso vita in questa regione del mondo, climaticamente sempre abbastanza accogliente nonostante cambiassero le ere. Se andassimo a ritroso nel tempo alla ricerca del punto zero dell’uomo come oggi lo conosciamo, arriveremmo qui, in una delle zone più importanti della famosa Mezzaluna Fertile.
Le prime città del pianeta nascono proprio in Mesopotamia e le prime “colonie urbane” si stabilizzano nelle zone vicino al Golfo Persico.
Mai come nel caso dell’Iran è assolutamente necessario studiarne la storia, se vorrai goderti il viaggio cogliendone le indispensabili sfumature culturali.
Per questo motivo, i miei tre consigli di lettura che troverai alla fine di questo post non sono, per una volta, incentrati su racconti di viaggio o reportage, ma piuttosto sulla storia del paese, una storia che ti aprirà un vero e proprio mondo di infinita conoscenza e che, una volta tornato dal tuo viaggio, sono certo vorrai approfondire.
Clima e paesaggio in Iran. Viaggio in Iran
L’Iran è un paese molto vasto; brullo in alcune zone, verdeggiante in altre. A sud le estati sono decisamente calde e umide, mentre al nord fresche e ventilate.
Sono due i deserti principali: quello di Dasht-e-Lut a sud e il Dasht e Kavir a nord. Fatta eccezione per Qom, che è una sorta di capitale mondiale dell’Islam sciita, per le vie delle città principali si respira un’aria di “tranquillo laicismo”; ma la gente vive la condizione politica di rigore religioso in modo decisamente sereno. Nessuno ne fa una tragedia.
A Teheran, piuttosto caotica e inquinata, i giovani vestono secondo uno stile occidentale che da tempo preoccupa il governo.
Le persone sono incredibilmente gentili e la cultura media è molto alta, ovunque nel paese.
Sicuramente verrai inghiottito da qualcuno degli affollatissimi bazar; preparati a sentire la storia del paese raccontata da diverse angolature e inquadrato dalle prospettive più disparate. E preparati a rispondere a mille domande, soprattutto ti chiederanno cosa ne pensi del loro paese, del quale gli iraniani vanno giustamente fieri.
Iran e disinformazione
Di seguito alcune informazioni, totalmente infondate, che sono entrate nell’immaginario collettivo.
Generalmente rifiuto dietrologie e complottismi, ma nel caso specifico dell’Iran mi tocca dire che le cose non solo non sono come ci propinano i media, ma sono totalmente diverse.
(Quando c’è il petrolio di mezzo, un po’ dietrologo lo divento, lo ammetto…)
Iniziamo con la lista delle fanfaronate sull’Iran:
- L’Iran è un paese in guerra (contro chi, non si sa).
- L’Iran è un paese fondamentalista, cioè fa della religione il fondamento della società.
- In Iran il popolo è generalmente molto religioso.
- L’Iran è un paese molto pericoloso.
- L’Iran è un paese arabo.
- L’Iran è paese di urlatori, dove la gente scende in piazza continuamente a bruciare bandiere e simboli occidentali.
- In Iran le donne sono maltrattate, lapidate e uccise.
Iniziamo dalla fine: fortunatamente in Iran le donne non sono maltrattate da mariti, padri o uomini brutti e cattivi.
Gli articoli su eventuali episodi di disdicevole violenza domestica, hanno lo stesso valore statistico di un episodio simile avvenuto in Francia o in Spagna. Su Internet si trova ciò che si vuole trovare; il rischio di assolutizzare le nostre ricerche è decisamente alto.
[box type] L’Iran è un paese persiano. Cultura e storia sono profondamente diversi rispetto al mondo arabo. Se date dell’ “arabo” ad un iraniano probabilmente lo offenderete. Tra persiani e arabi, infatti, purtroppo non corre buon sangue. [/box]
Il terrorismo islamico, poi, è un pericolo piuttosto remoto, a Teheran come nel resto del paese.
L’Iran è un paese avvolto da una pesante cappa di disinformazione, probabilmente perché il regime non mercanteggia il proprio petrolio con gli americani. Credo che le cose siano molto semplici da decifrare, non c’è bisogno di essere grandi politologi….
In Iran vige un regime politico che è quello della Repubblica islamica teocratica, il che significa che formalmente esiste la democrazia (il Parlamento è eletto dal popolo), ma le leggi applicate ricalcano fedelmente le norme coraniche, ed esiste una Guida Suprema che ha più potere del Parlamento stesso.

Zingaro di Macondo
Al di là di come funzioni il sistema politico iraniano (sono molti i dubbi sulla effettiva rappresentatività democratica del paese), una cosa sono i governi, un’altra il popolo che abita il paese (e che magari quel governo lo subisce).
Gli iraniani hanno un rapporto con la religione molto sereno, anzi sono generalmente laici. Il Corano non è un buon argomento di conversazione, non perché sia tabù, semplicemente perché non interessa praticamente a nessuno.
Gli iraniani non sono belve assatanate di sangue pronti a farsi esplodere sugli autobus delle capitali europee. Quelli erano quelli dell’Isis e di altre fazioni estremiste, roba che più distante dall’animo persiano non puoi trovare.
Sarebbe come dire che tutti gli italiani sono mafiosi, perché qualche politico è stato indagato in tal senso. Fastidioso, n’est pas? :? (sì, è capitato anche a me, subito dopo la pizza e il mandolino…).
[box] Molto spesso pensiamo che i popoli corrispondano, sovrapponendosi precisamente, ai regimi che li rappresentano. Mai come nel caso dell’Iran questo pregiudizio è totalmente falsato.[/box]
Sicurezza in Iran. Viaggio in Iran
Sul tema sicurezza dobbiamo scindere in due la questione: anzitutto partiamo con il dire che l‘Iran è senza dubbio uno dei posti più sicuri al mondo.
Nelle mie tre settimane ho incontrato solo uomini e donne sorridenti e ben disposti, il clima tra le persone è sempre disteso e nessuno vi torcerà un capello. Attenzione solo a Teheran, dove gli scippi non sono così infrequenti, così come non lo sono nella maggior parte delle metropoli nel mondo
L’altro lato della medaglia è la situazione politica internazionale, da sempre piuttosto ingarbugliata in tutta la regione. Questo garbuglio porta a frequenti stravolgimenti, guerre e lotte intestine, magari finanziate da qualche paese straniero che ha tutti gli interessi affinché le cose prendano una determinata piega.
[box type]In Iran c’è il petrolio. E ce n’è tanto. Questo dato, lui da solo, è sufficiente per ritenerlo un paese politicamente instabile. [/box]
Dunque potresti trovarti in un contesto di guerra che non avevi previsto. Chi può dirlo?
Chi può dire che gli Stati Uniti non dichiarino guerra all’Iran (o viceversa) proprio mentre sei bellamente a passeggio per le vie di Teheran?
Ecco; se tu ti trovassi in Iran proprio in un momento del genere, nessuno può sapere le conseguenze. E, purtroppo, non è uno scenario da fantascienza da qui ai prossimi dieci anni.

Zingaro di Macondo.
Ora che ti ho terrorizzato a dovere, mi sento di consigliarti (caldamente) di visitare l’Iran e di lasciarti coinvolgere dal calore delle sue genti, delle sue numerose etnie, di andare alla ricerca del fuoco zoorastriano e delle piccole comunità di cui il sud è pieno zeppo.
E, se ne hai la possibilità, fa una capatina in Kurdistan, una regione con la popolazione più dolce e pacifica del mondo intero, un popolo in guerra nonostante la propria volontà, un popolo felice nonostante tutto…
[box type]Se decidi di visitare il Kurdistan iraniano, fallo senza patimenti d’animo, a patto di rimanere lontano dai confini turco e iracheno. La situazione lungo quei confini è sempre “agitata” e, probabilmente, molti campi sono minati.[/box]
Le probabilità che la situazione internazionale degeneri in direzione di una guerra in Iran, proprio nei giorni in cui sei là, è più o meno pari a quella di fare un incidente automobilistico ogni volta che si prende l’auto.
Non consiglierei mai a qualcuno di non prendere l’auto se mi dicesse di voler fare un viaggio, ma di certo non potrei garantirgli di non avere incidenti.

Zingaro di Macondo
Generalmente gli iraniani non amano né gli arabi, né gli americani, ma potrai liberamente discutere di tutti i temi che ti verranno in mente. Il pericolo peggiore che correrai sarà quello di animare la discussione, proprio come se avessi dato dell’interista ad uno juventino o viceversa.
La condizione femminile in Iran. Viaggio in Iran
Di certo esistono delle leggi schifosamente maschiliste, come quella che prevede il carcere per una donna fedifraga (mentre se è un uomo a commettere adulterio chissenefrega).
Ma, udite, udite, le condizioni della donna, sono socialmente (non politicamente) pari a quella dell’uomo. Un viaggio in Iran ti renderà consapevole di questa realtà in pochissimo tempo.
In famiglia, sul lavoro, nei mercati, per strada, per fortuna la donna ha la massima libertà.

Zingaro di Macondo.
Soprattutto nelle grandi città, le donne si radunano ovunque: nei bar e nei bazar, per le strade e nei ristoranti, escono e fanno la loro vita potendo scegliere liberamente di abbracciare stili di vita estremi, come la “civetteria” da una parte o il massimo rigore religioso dall’altre.
Anche se solitamente vivono…(udite udite nuovamente!) in modo del tutto normale.

Zingaro di Macondo
Il rigore religioso politico ha sicuramente un impatto sulla mentalità delle persone, ma ciò non significa che il Corano venga traviato e applicato in modo estremo nelle sue poche esternazioni sessiste.
Anche in Italia o in Spagna il Cristianesimo ha diluito alcuni suoi precetti all’interno delle rispettive culture nazionali, anche se i popoli si dichiarano laici o addirittura atei. I comportamenti sessuali delle persone del Nord Europa, influenzati dal Protestantesimo, sono generalmente più disinibiti di quelli del sud, tanto per fare un esempio.
[box] Le religioni non sono solo “religioni”, non limitano il loro raggio d’azione solo a coloro che si dichiarano credenti, ma hanno finito per plasmare le culture dei popoli in ogni angolo del pianeta, influenzandone usi e costumi.[/box]
Una ragazza con una grossa macchina fotografica al collo mi ha chiesto se poteva farmi uno scatto.
Probabilmente la mia carnagione e il mio aspetto hanno attratto la sua curiosità. E dunque io ho fatto una foto a lei che a sua volta faceva una foto a me, reciprocamente strani l’uno all’altra.
[box type] È bellissimo essere reciprocamente “strani”. Annusarsi, guardarsi, toccarsi come scimmie che scoprono un mondo. Non è bellissimo? O forse pensi che siamo qualcosa di diverso rispetto a delle semplici scimmiette curiose? :D [/box]
E poi, scandalo degli scandali, abbiamo preso un caffè insieme. E non sono sbucati mariti assassini o padri picchiatori.

Zingaro di Macondo.
Il velo in Iran
L’imposizione governativa di portare un velo a copertura dei capelli è ampiamente condivisa dalla società. Tanto da quella maschile, quanto da quella femminile.
Il capello sciolto è ritenuto, dalle donne come dagli uomini, un eccesso quasi indecoroso.
Un po’ come se in Italia qualche ministro annoiato si inventasse l’obbligo di portare le mutande. Nessuno ci farebbe caso, credo.
Così come è ritenuto un “po’ troppo osé” baciare una donna sulle guance, anche se solo come forma di saluto. Non farlo, la metteresti in difficoltà.
L’Islam è la religione di stato, ma l’Iran, troppi lo dimenticano, non è un paese arabo.
E non è un paese religioso, proprio per niente. Sarebbe come dire che in Italia le persone sono cattoliche perché c’è il Papa, quando invece sappiamo bene che l’italiano è mediamente laico e se ne frega bellamente dei precetti religiosi. Anche se festeggia il Natale e la Pasqua, due feste che hanno ormai assunto caratteristiche legate alla socialità, più che assimilabili al rigore religioso.
Spesso generalizziamo in modo orrendo, mescolando tradizioni, culture e paesi totalmente diversi. Eppure c’è Internet, basterebbe aprire qualche pagina di Wikipedia…
L’Iran non solo non è un paese arabo, ma ha una radice storico culturale totalmente diversa.
Sareste contenti se un medio orientale vi dicesse che in Belgio si mangia come in Italia, perché da voi è così che si mangia, come se Belgio e Italia fossero la stessa cosa per il solo fatto di essere entrambe in Europa?
(Ora non me ne vogliano i belgi, in Belgio si mangia benissimo. Era un esempio astratto) :D
Spesso, nella categoria di quei paesi lì, ci vanno a finire nazioni dal profilo culturale, etnico e religioso profondamente diversi, come l’Iraq e l’Iran, ad esempio. Che sono distanti anni luce da ogni punto di vista, tranne da quello spaziale e, se vogliamo, nomenclativo, visto che li divide solo una consonante.
[box] L’unica cosa che accomuna l’Iran ai paesi arabi è la posizione geografica, per il resto ci sono radici storiche e culturali profondamente diversi.[/box]
Il clima. Viaggio in Iran
L’Iran è un paese molto grande, per ciò il clima varia da stagione a stagione e di zona in zona in modo piuttosto importante. La zona a Nord (Teheran e dintorni) è la più temperata, con un clima sempre piuttosto piacevole e precipitazioni molto scarse.
Nel sud, soprattutto d’estate, le temperature vanno abbondantemente sopra ai 40 gradi. Meglio affrontare il sud d’inverno, come ho fatto io.
Consigli di lettura
Il primo, fondamentale, libro che ti consiglio per il tuo viaggio in Iran è Breve storia dell’Iran. Dalle origini ai giorni nostri. di M. Axworhty.
Si tratta della narrazione delle più importanti vicende storiche dell’Iran, dal “fuoco” dello zoroastrismo fino alla rivoluzione di Khomeini. La storia dell’Iran è molto lunga e piena di avvenimenti, ma non scoraggiarti, mi raccomando. Ne uscirai decisamente arricchito.
Il secondo è L’Iran oltre l’Iran, di Alberto Zanconato.
Alberto Zanconato è stato per molti anni corrispondente da Teheran. Questo libro è stato uno dei pochi, ad esclusione di quelli prettamente storici, che ho apprezzato.
Con le sue interviste e i suoi racconti, ti restituirà un panorama oggettivo della situazione sociale dell’Iran, senza celarne gli aspetti negativi, ma senza nemmeno travalicare la realtà.
In ultimo, Storia dell’Iran di F. Sabahi.
Un altro libro di storia, che questa volta si concentra solo sugli ultimi 130 anni di storia.
Attraverso aneddoti e storie particolari ti racconterà la Storia, quella con la esse maiuscola. Decisamente più “leggero” rispetto a quello di Axworthy, ha un piglio brillante e veloce, anche se è molto meno approfondito rispetto al primo.