Viaggio a Capo Nord
In questo post leggerai del mio ultimo viaggio a Capo Nord, dell’itinerario che ho percorso e non solo. Troverai anche alcuni consigli per organizzare la tua avventura in totale autonomia.
Capo Nord 2020

Il sole di mezzanotte a Capo Nord.
Un viaggio a Capo Nord non potrà mai essere quello definitivo.
Non per me, che di quello scoglio mi sono innamorato già nel lontano 1997. Ci sono stato in moto, in auto, in camper, da solo, in gruppo…ogni volta come la prima, ogni volta diversa, ogni volta indimenticabile.
[box type] In realtà Capo Nord non è il punto più settentrionale d’Europa. Anche se per pochi metri, “vince” un altro promontorio, Knivskjellodden, raggiungibile dopo un trekking di tre d’ore. Salendo verso Capo Nord troverai l’indicazione sulla sinistra. Organizzati bene prima di affrontare il trekking: le condizioni meteo variano velocemente e in modo imprevedibile.[/box]Nell’estate del 2020 sono dunque tornato sul “punto più settentrionale” d’Europa, questa volta con un amico.
Da anni mi ero ripromesso di rifare il viaggio campeggiando liberamente lungo la strada.
Mai smorzato, in 44 anni di vita, l’ardente desiderio di riattraversare le grandi foreste nei pressi di Oslo, i fiordi del sud ovest che con le loro immense montagne ingabbiano il mare selvaggio, di rivedere le renne, bellissimi bestioni che sopra il Circolo Polare Artico pascolano in piena e deliziosa libertà, i paesaggi aridi, quasi lunari del Grande e infinito Nord, i villaggi dei pescatori che tante volte mi sono trovato ad invidiare per la loro vita dimenticata.
Sapevo che il Jospa, uno dei miei amici d’infanzia, era la persona giusta per affrontare un viaggio di questo tipo.
Si è rivelato un compagno divertente, intelligente, sempre col sorriso e la battuta pronta, anche quando abbiamo dovuto guidare 30 ore di fila per un traghetto in partenza o abbiamo montato la tenda sotto un temporale assurdo.
Dopo 15 giorni lui è tornato da Lulea, nel nord della Svezia, mentre io ho completato il ritorno in solitaria, scendendo lungo tutta la Finlandia.
[box type] Fare un viaggio a Capo Nord campeggiando liberamente è un’esperienza meravigliosa, ma non per tutti. Sceglietevi bene gli eventuali compagni di viaggio. Alcune volte campeggerete in zone attrezzate con bagni ben puliti e acqua potabile, altre volte non ci sarà nulla di tutto ciò. Bisogna partire ben organizzati e con spirito di avventura.Per sapere cosa portare e come organizzarti per fare campeggio libero in Scandinavia, leggi qui [/box]
[box type] In tutta la Scandinavia è legale fare campeggio libero.[/box]
La decisione era presa: saremmo partiti con la mia panda a metano, per poi noleggiare un’altra auto a Copenaghen.
Il progetto iniziale del...si figo, andiamo fino a Capo Nord con la panda a metano!…è naufragato non appena abbiamo saputo che in tutta la Scandinavia è piuttosto arduo trovare distributori di metano (fatta esclusione per la Svezia meridionale) e il Pandino, avendo solo 250 km di autonomia a benzina, in questo senso poteva rappresentare un problema.
La sera prima di partire abbiamo ribaltato i sedili posteriori e, dopo aver buttato tenda, sacchi a peli, valigie, pentoloni, pentolini, spesa, fornello da campeggio, materassini, cuscini, varie ed eventuali, ci siamo resi conto che non avremmo potuto caricare nemmeno uno spillo in più.
Km 0; pronti per la partenza! Zingaro di Macondo
[box type] Capo Nord si trova su una delle tante isole di cui è disseminata la Norvegia nord-occidentale: Magerøya (contea di Finnmark). Le acque che bagnano Capo Nord, invece, appartengono al Mare di Barents.[/box]
Traghetto Rostock-Gedser. Viaggio a Capo Nord
Lungo la strada siamo stati spesso oggetto di sguardi divertiti, come quando un bimbo, sul traghetto da Rostock (Germania) a Gedser (Danimarca), ci indicava alla mamma con fare interrogativo. Agli occhi del piccolo la vista di due omoni in un macchinino stracolmo di oggetti sarà stato affascinante, divertente, incomprensibile.
In effetti sembravamo un cartone animato.
[box type] Se dall’Italia vuoi andare in Svezia, in auto o in moto, la via più breve è passare da Copenaghen. Dall’Italia punta il navigatore a Rostock, dove un traghetto ti porterà nella cittadina danese di Gedser. Qui puoi facilmente acquistare il biglietto. Da lì alla capitale sono 150 km di campi verdissimi, disseminati di inconfondibili pale eoliche. Prenditi almeno una giornata per visitare Copenaghen, città moderna, giovane e giovanile, calma e rilassata, ma al tempo stesso in costante fermento, vibrante di vita.[/box]Copenaghen è una bellissima città, verde e rispettosa dell’uomo, dell’ambiente e degli animali. Con il suo quartiere ribelle, Christiania, le sue chiese, la sirenetta che sembra una fascinosa Gioconda sul mare, è una delle città con il più alto tenore di vita in Europa; lavoro e socialità non mancano di certo! Impossibile annoiarsi e non essere felici, qui, a Copenaghen.
COPENAGHEN
APPROVATO Z.D.M. 100%
Copenaghen. Uno scorcio. Zingaro di Macondo.
Ponte Oresund, tra cielo e abisso
E poi su verso Oslo, passando per la graziosa Malmo, piccola perla scandinava unita a Copenaghen dal ponte Oresund.
Un ponte che in realtà inizia come tunnel sotto marino per poi puntare su dritto verso il cielo (una cosa unica al mondo). Uscire dall’oceano con l’auto è qualcosa di magico, sembra uno di quei sogni che si fanno da bambini.
Il famoso ponte Oresund, perla di ingegneria che unisce Copenaghen a Malmo. Zingaro di Macondo.
[box type] Il ponte di Oresund è stato inaugurato il 1° giugno 2020 ed è costato poco meno di 3 miliardi di dollari. Sul ponte passano sia auto che treni. Nel mezzo del percorso attraversai un’isoletta artificiale (Peberholm), lunga 4 km. Il primo tratto, venendo da Copenaghen, è un tunnel sotto marino impressionante. Dopo Peberholm, invece, salirai su, verso il cielo e sopra il mare.
Esperienza fantastica!![/box]
Così come la Danimarca, con le sue pale a vento sparpagliate ovunque, è completamente diversa dalla Germania centrale, allo stesso modo quando entri a Malmo ti rendi conto di essere entrato in un altro paese.
A Malmo, che contiene un quinto degli abitanti di Copenaghen, ci sono alcuni grattacieli, mentre in Danimarca lo sviluppo urbano è essenzialmente orizzontale.
Famoso è il Turning Torso, il grattacielo di Malmo che sale a spirale con un effetto estetico piuttosto notevole, come una lunga vite allungata verso il cielo.
Il Turning Torso, moderno grattacielo di Malmo.
La Svezia è presto superata.
[box type] Una volta a Malmo, se punterai il navigatore direttamente a Capo Nord lo smartphone ti farà attraversare tutta la Svezia orientale. In effetti è la strada più breve. Personalmente, però, ti consiglio di puntare verso Oslo e allungare un po’ la strada. In questo modo potrai andare alle Lofoten e a Tromso, due tappe imperdibili, per poi fare il tratto di strada più breve al ritorno. Ovviamente potresti anche fare il contrario: andata Svezia e ritorno passando per la Norvegia (Tromso, Lofoten, Oslo)[/box]…e poi e poi e poi…
Norvegia
E poi passando a Norkoepping si arriva a Oslo, capitale norvegese dal sapore provinciale, e si va verso ovest, direzione l’imperdibile fiordo Geyranger.
E ancora su, su, sempre più su, sempre più a nord, attraverso la mitica Atlantic Road, fino a Trondheim, città di montagna il cui panorama migliore si gode dal centro olimpico.
[box type] Il fiordo di Geyranger è forse uno dei più belli della Norvegia. In generale, la parte sud occidentale del paese è zona di fiordi stupendi. Quando sei a Oslo, punta il navigatore per Geyranger.[/box]- Atlantic Road
- Atlantic Road
- Atlantic Road
Sono meno d’accordo sul fatto che sia la strada “più pericolosa al mondo”.
Se è vero, com’è vero, che è schiaffeggiata da venti imprevedibili e mareggiate burrascose, non devi pensare che l’oceano inghiotta le auto per non restituirle più, o cose di questo tipo.
Attraversala tranquillamente e goditi il paesaggio, stando comunque attento alle improvvise folate di vento (soprattutto se sei in moto). [/box]
Il Jospa nel suo salto da record del mondo. Se passerai da Trondheim, potrai fare una foto tarocca come questa…Zingaro di Macondo
e poi, e poi, e poi…
e poi su a Bodo dove ci attende il traghetto per le isole Lofoten.
Già, le Lofoten…un posto irreale, sospeso nel tempo e nel cuore di chi c’è stato, dove neve, sole e mare baciano l’inverno delle aurore boreali e le fresche estati sembrano non avere mai fine.
Un viaggio a Capo Nord non può prescindere dalle isole Lofoten.
[box type] :idea: Per andare alle Lofoten prendi il traghetto a Bodo. :idea: [/box]e poi…
Zingaro di Macondo
si, perché lungo la strada per Capo Nord c’è sempre un poi…
Tornando dalle Lofoten, la strada si fa sempre più deserta, le case sempre più rare, finché sembra che l’uomo abbia lasciato la terra alle renne che non fanno guerre mondiali, non stuprano, non alzano la voce. E di questa pace, di questa mancanza di violenza e di volgarità, si nutre la strada stessa, che lenta, ma inesorabile ti porterà alla città più a Nord di tutta Europa; la splendida Tromso, città dei suicidi, città dove la notte non si ferma mai, città piccola e delicata, città universitaria e per gente solitaria.
Capo Nord. Sulla strada
La strada per Capo Nord ti regalerà momenti che non dimenticherai mai.
Come quando, io e il Jospa, abbiamo piantato la tenda in una strada privata e siamo stati svegliati nel cuore della notte dal proprietario che, gentile, ma fermo, ci ha chiesto di smammare.
Abbiamo imparato che nel Grande Nord le leggi si rispettano, a nulla valgono le suppliche, le conoscenze, gli stratagemmi.
Come quando abbiamo iniziato a montare la tenda con il sole ancora alto e dopo pochi secondi si è riversato un diluvio (che Noè c’avrebbe fatto i complimenti) e le chiavi dell’auto (rigorosamente chiusa) che non si trovavano.
Zingaro di Macondo
E poi la bevuta indimenticabile con alcuni ragazzi polacchi che avevano montato la tenda a fianco della mia, quando tutto solo avevo deciso di pernottare sul bellissimo lago di Inari.
E tutte le gentilezze e gli aiuti di cui le persone di queste parti non sono avare.
E Babbo Natale che, proprio a casa sua, a Rovaniemi mi truffa col sorriso sulle labbra. Mi dice “facciamo una foto, per te è gratis”. E io con gli occhi lucidi, che a 43 anni Babbo Natale è sempre Babbo Natale…
E sempre io, che appena esco la segretaria (sì, Babbo Natale ha la segretaria…) mi dice “son 10 euro per la foto”…
Se andate a trovare Babbo Natale a casa sua, a Rovaniemi, sappiate che insisterà per fare una foto insieme. Vi dirà che è gratis, poi la segretaria vi dirà che son 10 euro…Zingaro di Macondo.
E le renne ovunque. Quando passerai il confine del Circolo Polare artico ne vedrai ovunque, sulla strada, nei campi, vicine, lontane, a destra, a sinistra. Vai piano, perché loro sono tranquillissime e non pensano alla strada come a un pericolo. Quanto all’uomo, a malapena sanno che faccia abbia. Ti guarderanno incuriosite.
E dormire da solo in mezzo alla Lapponia, dentro una baracca di fortuna, con lupi e orsi nei paraggi (così mi avevano detto, io non li ho né visti né sentiti).
Avevo fatto un trekking, bevuto l’acqua dei ruscelli e respirato aria che era come ghiaccio, fino a rendermi conto che erano le 11 di sera. Il sole era quello che da me c’è alle 3 del pomeriggio. Ho trovato una baracca e sono stato lì, a non dormire, abbagliato dai miei pensieri e da una luce inusuale.
[box type] In tutta la Scandinavia rispetta RIGOROSAMENTE i limiti di velocità. Seppure siano spesso moooolto bassi, ti conviene impostare il cruise control, se ce l’hai. Comunque dovrai fare molta attenzione. Le multe sono salatissime, inevitabili e rigorose.[/box]

Zingaro di macondo
Andare a Capo Nord sarà la tua avventura, ti sarà sufficiente aprire il cuore alla strada, e lei, la strada, ti regalerà cose che non dimenticherai.
Sicurezza in Scandinavia e quando andare
La Scandinavia è sicurissima per qualsiasi tipo di viaggiatore, dalle famiglie numerose ai viaggiatori solitari, e in ogni periodo dell’anno vale il viaggio; colori, odori e luci sono infinitamente diversi praticamente per ogni mese dell’anno. Aurore boreali d’inverno e sole di mezzanotte d’estate sono cose che, in Europa, esistono solo qui, un fazzoletto di terra dove uomini e cose vivono avvolti in una fredda magia.
[box type]Il promontorio fu battezzato NordKapp dal marinaio inglese Richard Chancellor, il quale nel XVI secolo, voleva aprire una nuova via navale per la Cina. [/box]
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