Perché la vita è così difficile?
Se la vita fosse semplice non sarebbe così bella.
Le strade che portano all’interno dei soliti santuari, i santuari con facce scolpite di angeli tutti uguali, nomi tutti uguali, frasi nella pietra di stupide poesie retoriche e ingiallite dagli anni e dalla polvere del tempo e persino brutti come brutte possono essere le abitudini, sono strade maledette da Dio e dagli uomini.
Evita le abitudini come la peste.
Le abitudini ti fanno credere di essere felice, quando invece dentro sei morto peggio dei morti veri.
Evita le abitudini. Fa’ ciò per cui sei nato. Perché la vita è così difficile?
Sposati, se vuoi sposarti, non è quello il problema.
Fa’ dei figli, se vuoi fare dei figli.

Perché la vita è così difficile? ZdM
Trova uomini o donne disposti a salvarti l’anima se vuoi distruggerti per sempre.
Oppure viaggia senza meta, se quello che vuoi è perderti e morire e affogare nella solitudine di lingue e abitudini che non saranno mai le tue.
Perditi nel mondo, non dire a nessuno dove ti trovi, fallo se ami i rimpianti e le lacrime nel paradiso.
Dormi sotto i ponti o ricopri la tua testa con diamanti grossi come noci.
Quello che voglio dire è che devi essere te stesso o te stessa a prescindere da ciò che ti gira attorno.
Operazione difficilissima in questa società di automi progettati per il nulla dei sentimenti, vuoti calcolatori di denaro, di tintinnanti codici senza senso.
Altrimenti arriverai a credere che sarai felice quando sarai dirigente d’azienda o quando sarai sposato e spenderai la tua vita a rincorrere i sogni cesellati da altri.
Magari tuo padre o tua madre ti hanno sacrificato il cervello sull’altare del denaro o dell’amore a tutti i costi, con martelli sottili e grossi punteruoli anestetizzanti, e allora finirai disoccupato e divorziato e infelice perché non avrai più nulla.
Scegli una strada
Qual è la tua strada?
Può darsi che la tua strada non conduca a quella felicità che dovrebbe essere il diritto inalienabile di ogni essere umano da qui all’eternità.
Dovrebbe esserci un ufficio per la felicità in ogni regione, in ogni provincia, in ogni casa, in ogni famiglia.
E allora cosa ti manca per essere felice?
Dimmi: cosa ti manca per essere felice.
Ma può darsi che tu la felicità nemmeno la voglia, ci sono persone fatte così: felici quando soffrono. E allora soffri. Gli artisti migliori hanno sofferto come bestie al macello e si sono guadagnate fette di eternità sugellandole con lacrime grosse e dense come oceani.
Valla a dare, tu, la felicità a Van Gogh, fammelo sorridere Bukowski o portami Cesare Pavese a sorridere nei prati e avrai fatto il danno dei danni, roba da far girare l’universo tutto al contrario.
Soffri se devi soffrire, ma abbi il coraggio di essere te stesso o te stessa e non lasciarti sfuggire, non farlo per nulla al mondo, il presente per un futuro che non esiste.
Vivere è difficile e vivere è meraviglioso.
Non rendere la tua vita una cosa semplice, non renderla una roba fatta di inchini e falsi sorrisi e cose che non vuoi per paura del futuro che non esiste.
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