Opuwo

Namibia Opuwo, la città alla fine del mondo vuoto.

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Opuwo è una realtà più unica che rara.

É uno di quei posti dove ti sembra di essere alla fine del mondo, un luogo irreale, magico, misterico, condannato ad un isolamento che è anche la sua benedizione.

Opuwo è una città di appena 15.000 abitanti ed è al confine con molte cose: cose di spazio, ma anche di pensiero, di spirito, di tempo, di storia umana.

La città di Opuwo non è bella.

Anzi, direi che è proprio brutta: non presenta nulla di esteticamente apprezzabile, ma vale un viaggio per ciò che ha da offrire in termini esperienziali.

Si trova a nord della Namibia, nella selvaggia regione del Kunene, ad una manciata di chilometri con il confine con l’Angola.

Dopo la serie di isolette-stato del mondo e dopo la Mongolia, la Namibia è il paese meno densamente popolato al mondo, con appena 2 abitanti per chilometro quadrato.

E la regione del Kunene è a sua volta la meno abitata di tutta la Namibia.

Namibia, paese deserto

Se, come ho fatto io, arriverai da Windohek (la capitale) in auto (noleggia rigorosamente un 4×4) farai 8 ore di strada sterrata deserta, a parte un paio di villaggi che ti appariranno improvvisi come lampi.

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La Namibia è il terzo paese più recente del continente africano, dopo l’Eritrea (che ha acquisito l’indipendenza nel 1993) e il Sudan del Sud (2011).

La Namibia ha ottenuto l’indipendenza dal Sudafrica nel 1990, al termine di una logorante guerra iniziata nel 1966, ma con radici ben più profonde e lontane nel tempo.

Namibia Opuwo, la città alla fine del mondo vuoto

Opuwo nasce come base militare sudafriacana proprio all’epoca della guerra di indipendenza, e ancora oggi si respira tutta la sua artificiosità.

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Namibia; Opuwo, la città alla fine del mondo vuoto – Zingaro di Macondo –

A fianco delle capanne tradizionali dei gruppi etnici Himba e Herero, sorgono grossi centri commerciali, orribili, in cemento e vetro, frequentati quasi esclusivamente dalle donne himba che con le loro nudità e i loro capelli conciati con ocra e grasso, sono tra le presenze più incredibilmente fuori luogo del pianeta Terra.

Auto di lusso, sbucate chissà da dove, affiancano carri sgonfi trainati da asini logori e il market di Opuwo è formato da una serie di capanne in lamiera storte, tenute in piedi da sbilenchi pali di legno marcio.

Perché, dunque, venire fino ad Opuwo, città alla fine del mondo vuoto?

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