Il tempo di un caffè con l’etnia Khmu Laos.
Etnia Khmu, Laos, il tempo di un caffè.
Immagino che ti starai chiedendo cosa c’entra il rituale del caffè con i Khmu, la straordinaria etnia di origini Khmer che vive nel nord del Sud Est asiatico.
Ho avuto il piacere di conoscere una famiglia Khmu durante uno dei miei viaggi in Laos.
Bere un caffè a casa loro mi ha fatto percepire un senso del tempo totalmente diverso, un’armonia di semplici gesti a cui non ero più abituato.

Etnia Khmu, il tempo di un caffè – Zingaro di Macondo –
Sono fermamente convinto che se riuscissimo a conservare quella semplicità di atteggiamento che abbiamo da bambini (una semplicità riconoscibile anche negli animali), quella curiosità istintiva di fronte a tutte le cose del mondo, potremmo essere felici ogni santo giorno della nostra vita.
Una felicità che troppo spesso abbandoniamo sotto quintali di azioni stressanti, dannose per il nostro equilibrio psichico.
Essere perennemente affannati, sempre di corsa per raggiungere obiettivi che non hanno nulla di primordiale, ma al contrario sono costruiti dalla società dell’apparenza e dell’opulenza, ci distoglie da quell’atteggiamento curioso e semplice che dovremmo avere di fronte alle cose della vita.
Io credo che quando si spegne la curiosità, con lei se ne va pure la gioia di vivere.
L’emozione della novità è il motore della felicità, e questo motore andrebbe alimentato attraverso i nostri pensieri.
Chi di noi ha ancora tempo (o davvero voglia) di guardare le cose per quello che sono? Chi ha tempo di meravigliarsi di fronte alla bellezza stravagante di questo nostro fantastico mondo? Chi si ferma più a osservare il gioco della Natura?
Una Natura che fa di tutto per stupirci, per renderci felici come un abile giocoliere farebbe con un bambino, che però noi non degniamo del minimo sguardo.
Il lento caffè offerto da una famiglia Khmu mi ha dato la possibilità di rallentare, di ritrovare brandelli di essenziale felicità.
Mentre ero seduto ad attendere il mio caffè tra galline, maiali e bambini che giocavano nella polvere, ho visto la mia depressione allontanarsi tra i campi irregolari oltre il recinto di legno della catapecchia.

Etnia Khmu il tempo di un caffè – Zingaro di Macondo –
Avevo rallentato così perfettamente, che quando sono risalito in moto era come se il mondo avesse recuperato profumi e colori di un’epoca lontana.
La filosofia del caffè
Il tempo di un caffè e mando una mail.
Il tempo di un caffè e ti faccio avere il documento. Il tempo di un caffè e preparo le slide. Il tempo di un caffè e arrivo. Di corsa, faccio più presto che posso, tu intanto vatti a prendere un caffè.
“Bersi un caffè insieme” non è sempre sinonimo di momento leggero, di distensione.
A volte devi prenderti un caffè con qualcuno per motivi professionali.
E non fa differenza se quel caffè proprio non ti va perché magari ne hai già presi sei nelle ultime tre ore. Mica lo bevi per piacere, ma solo per creare quel momento di finta distensione indispensabile per parlare di cose serie.
Che poi, voglio dire, dopo il settimo caffè, c’avrai la pressione a mille e non puoi essere disteso.
Se devi chiedere un aumento, andarsi a bere un caffè insieme può essere un buon escamotage, ma va rigorosamente bevuto in fretta. Velocemente.
E’ una micro pausa in mezzo alla frenesia, non un momento per pensare. Non è che devi fare yoga, devi solo staccare un attimo.
Che poi in realtà non è vero che “stacchi”, perché sei lì a sorridere a qualcuno in un reciproco atteggiamento di ipocrisie che entrambi sperate finisca presto.
Pensa poi, se il barista ci mettesse un’ora a prepararlo.
Intollerabile. La filosofia del caffè è quella della velocità, della finta pausa, della corsa, del pensiero rivolto altrove.
Un caffè “al volo”. Da mandare giù bollente se occorre.
E’ un po’ che aspetto il mio caffè. Ma quanto ci mette? Devo andare a lavorare. Devo andare a prendere i figli a scuola. Devo andare. Devo devo devo. Andare andare andare.
Un caffè tra nuovi amici Khmu, Laos
Durante la mia traversata motociclistica in Laos mi è capitato di imbattermi in un villaggio Khmu (si legge Camù).

Etnia Khmu il tempo di un caffè – Zingaro di Macondo –
I Khmu rappresentano una delle cento e rotte etnie del paese e il signore che mi ha accolto nella sua catapecchia era un contadino che coltivava caffè: per la precisione l’arabico.
Una qualità molto forte, davvero buono.
Khmu, Laos. Il caffè più lento del mondo
Il signore, di cui non ho mai imparato il nome, mi ha preso i chicchi dal telo dove stavano riposando, scegliendo accuratamente solo i migliori.
Poi li ha pestati con un pestello e nel frattempo, con tutta la calma del mondo, ha acceso un fuoco in mezzo ai maiali e alle galline.
Prima di tutto questo ha dovuto procurarsi la legna, ovviamente.
Poi ha messo a bollire un pentolino d’acqua e dopo venti minuti l’acqua bollente è stata fatta filtrare sul caffè macinato a mano.
Abbiamo guardato l’acqua filtrare goccia dopo goccia, ci avrà messo un altro venti minuti prima di attraversare completamente il colino.

Eccomi con i miei amici Khmu – Zingaro di Macondo –
Poi ho dovuto aspettare che si raffreddasse.
Dopo un’oretta, finalmente, ho potuto bermi il mio caffè.
Nel frattempo ho chiacchierato con questa persona, questo Khmu, che è diventato un amico, ho avuto frotte di bambini che per niente timorosi si arrampicavano su ogni parte del mio corpo, ho riso, scherzato, ho preso un cagnetto tra le braccia e ho pure imparato qualche parola di Khmu.
Qualcuno mi ha offerto un ghiacciolo al gusto di non so cosa, e i bambini erano felicissimi di poterlo mangiare con me, un buffo personaggio venuto chissà da dove.
Ero arrivato che il sole era ancora alto, mentre adesso stava tramontando colorando oche e galline e bambini di un rosso che sapeva di ristoro e calore familiare.
Il tempo di un caffè e ho conosciuto un mondo intero, recuperando la felicità e una buona dose di forze per un ritorno a casa addensato da questo ricordo indimenticabile.