L’orrore dei bambini soldato
Nel mondo, i bambini soldato sono una triste realtà. E purtroppo non solo legata agli ultimi tempi.
In questo articolo non ti parlerò di destinazioni felici, ma spero che soffermarci un attimo a riflettere su certe condizioni di vita, possa aiutare entrambi a farci sentire dannatamente fortunati ad essere nati nella “parte giusta” del mondo.
Da sempre l’inconsapevolezza dei bambini e la loro malleabilità, sono caratteristiche assai interessanti per i signori della guerra.
Chi sono i bambini soldato?
Un bambino soldato è un minorenne arruolato all’interno delle fila di gruppi terroristici o ribelli, tipicamente dei paesi in via di sviluppo.
Per fortuna nel mondo industrializzato il fenomeno è sparito insieme alla Seconda Guerra Mondiale.
Quanti sono i bambini soldato nel mondo?
Non esistono statistiche ufficiali, ma siamo nell’ordine di centinaia di migliaia di casi. SosItalia stima che solo in Myanmar i bambini soldato siano circa 75.000.
Quali sono i paesi dei bambini soldato?
L’Onu ha stilato la seguente lista:
- Afghanistan
- Birmania
- Repubblica Centro Africana
- Colombia
- Repubblica Democratica del Congo
- Filippine
- Iraq
- Yemen
- Mali
- Nigeria
- Somalia
- Sudan
- Siria
I bambini soldato nel mondo
Il profilo tipo del bambino soldato è solitamente quello di un piccolo cresciuto nella violenza, nella povertà o, ancora più spesso, in entrambi i contesti contemporaneamente.

I bambini soldato – Zingaro di Macondo –
Sono troppi i bambini che in fase pre adolescenziale assistono a stupri, massacri e a terrificanti episodi di guerre tribali. Per un bambino che nasce in un contesto del genere, la violenza è la norma e ritrovarsi un’arma tra le mani già a 6 o 7 anni è una cosa del tutto naturale.
Molti bambini sono vittima del sentimento di rivalsa già in tenera età, perché oggetti di rapimenti o violenze, spesso sessuali.
I bambini sono fisicamente forti e non si lamentano, soprattutto se non hanno termini di paragone per capire che la loro condizione è inumana. Per questo sono così richiesti sul mercato della guerra.
E quando la violenza diventa troppo anche per loro vengono drogati, diventando in questo modo tossicodipendenti fin da giovanissimi.
Vengono usate anche le femmine, ma con scopi diversi. Le bambine sono delle vere e proprie “spose oggetto”, vengono violentate e devono cucinare, lavare e stirare per tutto il gruppo.
Solitamente i soldati veri e propri, quelli che imbracciano armi automatiche spesso più grandi di loro, sono i maschi, mentre le femmine hanno un ruolo diverso anche sul campo di battaglia; terminato il loro compito di compagne sessuali e casalinghe, assumono quello di avanguardie in territorio nemico.
Vengono mandate all’avanscoperta per non rischiare la vita del soldato maschio, una vita ritenuta strategicamente più importante, perché spara e difende.
I bambini vengono prelevati all’interno del focolare domestico oppure a scuola, e vengono immediatamente condotti nei campi di addestramento. Da quel momento, per loro, uccidere in battaglia rientra nella normalità.
Quali sono le conseguenze sui bambini soldato
I bambini che vengono salvati dalla guerra sono spesso mutilati e denutriti, e le bambine soffrono di malattie sessuali, incluso l’AIDS.
Molti di loro, come vedremo, incorrono in patologie depressive già in tenera età e arrivano addirittura a togliersi la vita.
I bambini soldati nel mondo

I bambini soldato – Zingaro di Macondo –
Il Sud del Sudan è una delle zone più pericolose al mondo, un paese assolutamente invalicabile e al momento non solo sconsigliabile, ma decisamente proibito.
Il Sud del Sudan
In quella zona i bambini soldato sono la norma e sono pericolosissimi per chiunque passi loro a tiro.
Mentre per un adulto, per un ragazzo, che si è trovato a combattere dopo l’adolescenza, la guerra non rappresenta la normalità, per questi bambini nati e cresciuti nella violenza più estrema, uccidere è un azione quotidiana alla quale non prestano attenzione.
L’Uganda è un vero e proprio campo profughi per bambini soldato.

I bambini soldato nel mondo – Zingaro di Macondo –
Confina a nord con il Sud del Sudan e a sud con la Repubblica Democratica del Congo, due paesi marcati da costanti e interminabili violenze.
Congo
In particolare il nord del Congo, la zona nella quale è rimasto ucciso l’ambasciatore italiano Luca Attanasio, è una regione da sempre molto movimentata a causa soprattutto delle maledettissime pietre preziose.
L’Uganda è diventato un enorme campo profughi di bambini in fuga dal Sudan e dal Congo e i racconti riportati dai piccoli fanno venire i brividi anche al più controllato degli esseri umani.
Poi ci sono le guerre politiche, quelle nelle quali, ad esempio, una regione vuole l’autonomia rispetto alla nazione di appartenenza.
Biafra
É il caso del Biafra, la regione forse più povera dell’intero pianeta.
Terra intrisa di sangue, il Biafra è stata il campo di battaglia di una delle più cruente tra le guerre tribali moderne: tra il 1967 e il 1970 quasi un milione e mezzo di persone vennero trucidate, nell’assordante silenzio dei media, tutti assorbiti dalla Guerra del Vietnam.
Gli schieramenti in gioco vedevano da una parte le forze regolari del governo nigeriano, dall’altra il Movimento per lo Stato del Biafra (Massob)
Nascere in Biafra negli anni ’50/’60, significava avere la quasi certezza di essere reclutati dal Massob per poi essere addestrati a uccidere senza pietà.

I bambini soldato nel mondo – Zingaro di Macondo –
Filippine
La città di Marawi, nel sud delle Filippine, è stata il teatro di una recente e violentissima guerra civile: nel 2017 due gruppi terroristici vicini all’Isis (Maute e Abu Sayyaf) hanno messo a ferro e fuoco la città, nella speranza di farne un Califfato, una sorta di avamposto dell’Isis nel cuore del continente asiatico.
Per fortuna le truppe governative hanno avuto la meglio, ma la guerra ha provocato mezzo milione di rifugiati e la distruzione totale della città di Marawi.
I due gruppi islamisti hanno reclutato moltissimi bambini soldati, molti dei quali morti in una guerra assurda, totalmente inutile.
Il South China Morning Post riporta l’intervista di un padre che, pensando di mandare suo figlio a studiare, si è reso conto di averlo in realtà venduto all’Isis.

I bambini soldato nel mondo – Zingaro di Macondo –
Racconta il padre che era riuscito a recuperare il figlio, Kaheel, il quale una volta tornato a casa si era lasciato morire di fame tra la disperazione sua e della madre.
Kaheel aveva 10 anni.
Sapevo solo che il mio posto era in guerra.
Mike, 9 anni (congolese)
Joseph Kony e l’LRA
Joseph Kony è un personaggio da film dell’orrore.
Capo indiscusso del LRA (Lord’s Resistance Army; letteralmente Esercito di Resistenza del Signore), ha guidato la rivolta ugandese del 1986, attaccando persino i popoli delle nazioni vicine (Congo, Sudan e Repubblica Centrafricana) in un impeto di violenza insensato e fuori controllo.
La sua organizzazione ha rapito qualcosa come 70.000 bambini e Kony stesso si è reso responsabile di crimini di guerra, con atti documentati di cannibalismo nei confronti dei nemici.
Ha indotto i bambini a commettere stupri e atrocità ed è stato responsabile, in prima persona, di infinite violenze sessuali su bambine, anche molto piccole.
Fuggito nelle foreste congolesi per evitare l’Aia, ha avuto un incontro con alcuni capi politici ugandesi per discutere i termini di una pace che, con tutta probabilità, non ha mai voluto.
Anche l’Onu lo ha incontrato.
Jan Egeland, sottosegretario dell’Onu per gli affari umanitari, ha riportato le terribili parole di Joseph Kony:
Nelle fila della LRA non ci sono bambini. Esistono solo soldati.
Kapuscinski e i bambini soldato
Nel 1998 il reporter polacco Ryszard Kapuscinski, diceva che mentre in Occidente faceva notizia un bambino che moriva, in Africa erano anni che i bambini ammazzavano altri bambini come mosche.
Nei luoghi più tremendi, dove gli adulti erano morti per fame, inedia o scontri di guerra, non rimanevano che bambini. A loro spettava il compito di mandare avanti gli scontri, le violenze, gli spari, le uccisioni.
E loro, i bambini, erano i guerriglieri migliori; ancora privi dell’istinto di conservazione uccidevano senza pensarci due volte.
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