Cos’è il Workaway

Cos’è il Workaway?

zingaro di macondo

 

 

Workaway è una piattaforma Internet che mette in contatto gli “host”, cioè i padroni di casa, con persone che si mettono a disposizione per determinate attività in cambio di vitto e alloggio gratuito.

Un’ottima soluzione per tutti: per i viaggiatori che, con 4/5 ore di lavoro al giorno, spesso dal lunedì al venerdì, hanno la possibilità di conoscere da vicino realtà differenti, entrare in contatto con le tradizioni del posto, fare lavori gratificanti, imparare nuove attitudini e nuovi mestieri; e per coloro che hanno bisogno di un aiuto.

Che cosa prevede il Workaway

In cambio di 20/25 ore di lavoro a settimana il “workawayer” avrà diritto al vitto e all’alloggio e non dovrà tirare fuori una lira.

Solitamente il sabato e la domenica non si lavora, ma il vitto e l’alloggio devono essere garantiti anche nei periodi di riposo.

Che cosa non prevede il Workaway

Come si dice in questi casi, tutto ciò che non è espressamente indicato nel “contratto” (anche se non esiste un contratto).

Solitamente gli alcolici non sono inclusi, così come non sono inclusi cibi particolari o raffinati. Insomma, se volete cenare ad aragosta e vino bianco, dovrete dare mano al portafogli.

Anche se esistono particolari posizioni remunerate, Workaway non è un’app per trovare lavoro.

La sua filosofia è quella di viaggiare a costo (quasi) zero in cambio di un aiuto più o meno sostanziale in determinate faccende.

Quanto costa diventare “workawayers”. Cos’è il Workaway?

Iscriversi alla piattaforma ha un costo di 38 euro all’anno e dà la possibilità, per te viaggiatore, di costruirti un profilo professionale, con tanto di foto e descrizioni delle tue competenze.

Non ci sono altri costi e quando ti accorderai con un “host” non dovrai pagare assolutamente nulla.

Sappi che le spese per il viaggio, sono comunque a carico del workawayer.

Come si scrive un profilo su Workaway. Cos’è il Workaway?

Scrivere un profilo su workaway è molto semplice, ma necessita di piccole attenzioni.


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Abbi cura di descrivere in modo articolato, ma non prolisso, le tue competenze.

Alcune tra le “skill” più richieste sono quelle in ambito agricolo, quindi indica in modo chiaro se hai esperienze in quel contesto. Saper guidare trattori e aver zappato un orto almeno una volta nella vita, ti faranno certamente guadagnare punti.

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Così come saper tagliare e sistemare la legna, accendere un fuoco, cucinare e/o arrangiarsi con trapani e attrezzi vari.

Ti consiglio inoltre di indicare quali lingue sai parlare e qual è il tuo livello per ciascuna di esse: non è raro che la famiglia ospitante richieda l’insegnamento di almeno una lingua straniera.

Babysitting, cura di animali o generico “bricolage” sono altre competenze richieste che, se hai esperienza o predisposizione, ti consiglio di inserire nel tuo profilo.

Com’è fare un Workaway? Cos’è il Workaway?

Non esiste una risposta assoluta.

Sarebbe come chiedere “com’è lavorare?”.

Ovviamente dipende dal lavoro e da tante altre cose difficilmente generalizzabili; le esperienze che potrai fare in Workaway possono variare dal “pessimo” all'”ottimo”.

Molto dipenderà da chi ti ospiterà, ma ricordati che almeno altrettanto dipenderà da te, dal tuo approccio e dalla tua mentalità.

Difficilmente sarai alloggiato in camere “royal”, molto più facilmente in soluzioni di “fortuna” come caravan o vere e proprie capanne, a volte con i servizi all’esterno “come una volta”.

Workaway. Il profilo dell’host

Su Workaway anche l’host ha un profilo.

Leggilo attentamente: ti deve informare su dove dormirai, “come” mangerai (ad esempio se tutti i pasti saranno preparati dalla famiglia, oppure se cucinerai in autonomia, oppure, ancora, se solo uno dei pasti principali sarà consumato con l'”host”) e via di seguito.

E dovrà indicare con quante persone condividerai eventualmente la camera o l’alloggio.

Non esimerti dal fare domande se qualcosa non ti quadra o se semplicemente vuoi alcune delucidazioni.

Un dato importante, anche se non proprio fondamentale, è quello dei feed back che altri viaggiatori prima di te hanno lasciato. Ti consiglio di leggerli, ma di non fidarti troppo delle “stellette”.

Ricordati che l'”host” rilascia feed back al viaggiatore, così come viceversa; la mia sensazione è che, alle volte, viga il favore delle 5 stellette ricambiate.

Diritti e doveri del Workawayer

I diritti sono presto detti: una volta nel proprio alloggio il viaggiatore non dovrà tirar fuori una lira.

Fatta eccezione per i servizi non inclusi, che comunque rientrano nel novero delle cose che è di buon senso non pretendere (niente aragosta, niente vino e niente bistecche da 50 euro al trancio insomma…), il workawayer ha diritto a tutto ciò che gli serve per portare avanti una vita più che dignitosa.

Solitamente i prodotti per l’igiene personale non sono inclusi, così come non sono inclusi quelli farmaceutici, cosmetici ecc.

I doveri sono quelli di rispettare scrupolosamente gli accordi. Niente di più, niente di meno.

Se si lavora a partire dalle 6 del mattino fino alle 10, quello è l’orario. Prendere o lasciare, ma non pretendere cose diverse.

Comunque sia, chiedi tutto ciò che ti passa per la testa, informati a dovere, per evitare brutte sorprese e reciproche incomprensioni.

Per chi è consigliato il workaway

Personalmente lo consiglio a tutti, giovani, meno giovani, robusti, meno robusti.

Di certo bisogna essere predisposti al lavoro, spesso anche fisico, avere una mentalità aperta, socievole e “duttile”.

Se sei tipo da 5 stelle lascia perdere. E se sei maniaco dell’igiene e della privacy, pure.

Per il resto, sono molte le probabilità che ti porterai a casa un’esperienza indimenticabile, altrettante che sarai inserito in un contesto positivo, fortemente dinamico e che ti farà sentire “a casa” dopo poche ore.

Come trovare un “host” su workaway. Cos’è il Workaway?

Una volta completato il tuo profilo, ci sono buone probabilità che i primi host si facciano sentire in breve tempo.

Nel frattempo nulla ti vieta di fare una ricerca in autonomia sul motore di ricerca interno alla piattaforma.

La app di Workaway è dotata di un sistema di messaggistica del tutto simile a WhatsApp o Messenger e sarà quello il primo contatto tra te e l’host.

Ricordati di rispondere sempre agli inviti e alle richieste, anche se non intenderai soggiornare presso la famiglia che ti sta contattando.

Oltre ad essere una norma di buona educazione, il tempo di risposta è un indicatore di affidabilità che Workaway tiene parecchio in considerazione.

Una volta che avrai deciso di andare presso una famiglia, sarebbe cortese portare qualcosa.

Nessun obbligo, ma diciamo che una bottiglia di vino e, soprattutto, un bel sorriso potrebbero essere un buon inizio.

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