Comfort zone; cos’è e come abbandonarla
Parliamo di comfort zone.
Nel 2019 sono stato licenziato dall’azienda per cui lavoravo da oltre vent’anni. Ciò che inizialmente avevo preso come una maledizione, si è rivelata col tempo la migliore delle benedizioni. Da allora “viaggioscrivo”, inseguo la felicità e ho preso la mia vita in mano.
Ecco come anche tu puoi uscire dalla tua comfort zone.
Cos’è la comfort zone
La tua vita comincia dove finisce la tua comfort zone
Neal Donald Walsch
La Comfort Zone è uno stato mentale che ci fa vivere (apparentemente) senza ansia.
La casa, il matrimonio, il lavoro, la “giornata tipo”, le abitudini, sono tutte zone di conforto che, qualora non rispondano ai nostri desideri più intimi, possono risultare molto pericolose per la nostra crescita personale e per il nostro equilibrio psichico.
Il nostro inconscio ci rema contro
Così come la società muta con il tempo, anche l’inconscio si adatta all’ambiente. Il problema è che lo fa con tempistiche molto più lente rispetto alle condizioni esterne, così che si trova ad “inseguire” situazioni che ancora “non capisce”.
Per molti aspetti il nostro inconscio è ancora vincolato a contesti di vita primitivi, quando era letteralmente vitale rimanere ancorati alla zona di conforto, quando “uscire dalla tana” significava morte quasi certa. “Là fuori” c’erano il freddo, gli animali e condizioni di vita talmente brutte che la caverna era l’unico rifugio sicuro.
Ancora oggi il nostro inconscio percepisce l’abbandono “del porto” come una sfida eccessiva e così veniamo colpiti da ansie e paure immotivate “per il nuovo che vorremmo” ma che non abbiamo il coraggio di abbracciare.
Ti do una buona notizia che sfugge al tuo inconscio: oggi come oggi non esistono animali feroci al di fuori della tua zona di conforto.
Solo quando supererai la paura di lasciare il porto, ti renderai conto di quanto è bello il mare
Cristian Di Napoli
Perché la comfort zone è così pericolosa
Perché ti fa vivere in una condizione di apparente serenità quando invece, il più delle volte, dovresti fare l’esatto contrario di ciò che continui a fare.
Se il tuo lavoro non ti piace hai solo una cosa da fare: cercarne un altro. Lo stipendio buono, i figli da mantenere e il lavoro vicino a casa, sono tutte scuse che il tuo inconscio ti detta al fine di non farti cambiare una strada che solo lui reputa “giusta”.
Ma mentre, come abbiamo visto, è del tutto normale che il tuo inconscio “ragioni” così, ancora terrorizzato dal trovarsi di fronte lupi famelici pronti a sbranarlo, non lo è per niente che il tuo conscio, la tua famosa “parte emersa”, lo segua in tutto e per tutto.
Per fortuna oggi abbiamo tutti gli strumenti necessari per capire come funziona la nostra macchina mentale e sappiamo con certezza che quasi mai il nostro ego rema a nostro favore.
Perchè tendiamo a vivere nella comfort zone
Quando mettiamo il muso fuori dalla tana, quando usciamo dalla nostra comfort zone, veniamo spesso assaliti da un eccessivo e immotivato stato di ansia.
Al contrario, quando rimaniamo dentro i confini delle nostre abitudini pensiamo di essere al sicuro dai pericoli che, per altro, quasi sempre sono immaginari.
In realtà le cose stanno esattamente al contrario e sui tempi medio-lunghi verrai colto da ansia, al limite persino dalla depressione, proprio se rimarrai ancorato alle tue malsane abitudini, non provando mai ad essere davvero felice.
Perché dobbiamo uscire dalla comfort zone
Anzitutto perché è ciò che vogliamo davvero, è ciò che il nostro io più profondo ci chiede a gran voce e, in secondo luogo, perché senza cambiamenti la vita diventa triste, piatta e priva di stimoli.
Cambiare significa:
- crescere
- avere cose da raccontare “ai nipoti”
- vivere davvero
Uscire dalla comfort zone, inoltre, ti darà la possibilità di confrontarti con quel vero te stesso soffocato da anni di abitudini nevrotiche e malsane.
- Osa
- Rischia
- Agisci
- Sperimenta
- Smettila di sognare una vita, ma vivi la vita che sogni
Consigli per abbandonare la propria comfort zone
Fà ogni santo giorno qualcosa che non vorresti fare, ma che in realtà…vorresti fare.
Scrivi a quella persona che vorresti contattare da tempo, ma che ancora non hai avuto il coraggio di sentire, fatti una corsa al parco anche se pensi di essere troppo stanco (ma la giornata è bella e ti piacerebbe uscire), insomma impegnati ad ascoltare i tuoi piccoli desideri che così tanto terrorizzano il tuo inconscio.
Com’è cambiata la mia vita da quando sono uscito dalla comfort zone
É cambiata in meglio “che meglio non si può”.
Sia chiaro: non sono un cuor di leone e se fosse stato per me non avrei mai abbandonato il posto di lavoro “fisso e ben retribuito”. Un lavoro che non mi gratificava per niente, che non rispondeva alle mie aspirazioni più profonde e che non mi rendeva felice, ma che…mi facevo andar bene.
Cambiare mi spaventava tantissimo.
Mi dicevo una serie di cose che oggi valuto enormi sciocchezze: ho quarant’anni, guadagno bene e non mi spacco la schiena, devo ringraziare di avere un lavoro ecc.
Ero arrivato al punto da avere quotidiani attacchi di ansia, vivevo in una perenne condizione di limite mentale che, sempre più frequentemente, sfociava in periodi di vera e propria depressione.
Oggi sono felice, “viaggioscrivo” e ho imparato questo incredibile mestiere di blogger che non sempre mi dà il pane, ma mi gratifica enormemente.
E allora cosa faccio per permettermi di viaggiare, di vivere come voglio?
Semplice: cerco un lavoro.
Alle volte mi è sufficiente un semplice workaway che mi permette di stare in un posto con vitto e alloggio.
Ho scoperto che il lavoro “c’è ancora” e molte professioni, come il receptionist o il cameriere, sono molto richiesti, soprattutto nelle zone più turistiche. E quando mi stanco di un posto o sento che quel posto sta diventando un’abitudine, molto semplicemente me ne vado, cerco un altro lavoro da un’altra parte con la consapevolezza che arriveranno nuove amicizie, nuove esperienze e nuove…abitudini da abbattere.
Quando sono in giro per il mondo e ho bisogno di lavorare, in una quindicina di giorni, ma anche meno, trovo un impiego. Ristoranti, bar e alberghi sono alla continua ricerca di collaboratori, persino in questo periodo pandemico.
Cerca la tua strada
Dovresti fare due cose:
- cercare la tua strada (dunque ascoltarti e capirti)
- imboccare quella strada senza se e senza ma
La felicità è una tavolozza sulla quale ognuno di noi deve esprimere se stesso, non una tela identica per tutti.
Non a tutti piace viaggiare, dormire in una tenda mongola per 3 mesi o lavorare in Siberia come barista. Non è detto che la tua strada sia per forza quella di esprimerti attraverso le novità del mondo.
Quello che ti esorto a fare è ascoltare i tuoi desideri più intimi e inseguirli con determinazione e passione.
Con buona pace del tuo ego e del tuo inconscio.